Descrizione
Quello che Gabriella Saba – giornalista tra le più esperte di America Latina – racconta in Cronache cilene 2007-2017 sono dieci anni nella vita di un Paese complesso e contraddittorio, dieci anni di viaggi che l’hanno portata tra le pieghe, le ombre e i talenti di un luogo e di un popolo complessi e dalla memoria ancora lacerata. Gli anni bui della dittatura pinochetista emergono senza sosta nel presente sella società cilena.
Saba intervista intellettuali e registi, architetti visionari e cineasti militanti, attraversa il Paese nel tentativo di trovare quel fil-rouge che unisce la memoria del Cile al suo presente. Tra ville sull’oceano in cui vivono i discendenti dell’antica aristocrazia rurale basca e i racconti di giovani registi – figli di militanti dissidenti – che cercano di riportare alla luce gli anni più violenti del regime di Pinochet, tra antichi ed eleganti caffè del centro di Santiago e paesi come Paine, il più colpito dalla repressione del regime nel 1973 – quello che questo libro affronta – con grande profondità di indagine – è l’immagine di un luogo fratturato e ingannevole così simile a quello delle società post-dittatura in cui un passato rimosso ostacola la possibilità di un presente pacificato.