Descrizione
Il nuovo numero di Reportage, il 23, porta con sé un’importante novità. La rivista sarà distribuita per la prima volta, oltre che in Italia, anche all’estero e, per la precisione, nei seguenti Paesi: Austria, Belgio, Portogallo, Grecia, Svizzera italiana e tedesca, Brasile e Taiwan. È un primo test, che se darà risultati positivi sarà esteso ad altre aree geografiche. Il distributore, Johnsons international, è fiducioso e assicura che Reportage è assolutamente idonea nei mercati dove si legge italiano. Noi di Reportage ne siamo lusingati e accettiamo la scommessa.
Ma ora vediamo che cosa troveranno sul nuovo numero i lettori italiani e stranieri. L’apertura è dedicata a un’inchiesta sulla Sacra corona unita, la quarta organizzazione mafiosa del nostro Paese, ma anche la meno conosciuta. La firma il giornalista Marco Corrias, che ha lavorato a lungo al Tg5 e a “Terra!”, le foto sono di Christian Mantuano. Segue un reportage sulla figura dell’accabbadora, quella sorta di fattucchiera che in Sardegna aiutava clandestinamente a morire i malati colpendoli alla testa con un martello di legno. Storia o leggenda? Lo spiega Nicoletta Pisanu, autrice del servizio. La sezione italiana prosegue con un suggestivo fotoreportage tra Roma e Avezzano di Alex Rampini, un giovane fotografo che sta percorrendo la penisola sui convogli regionali con i suoi scatti dal finestrino. Giuseppe Acconcia, invece, ci parla delle polemiche intorno alla prima moschea a Milano, dove migliaia di musulmani sono ancora costretti a riunirsi nei capannoni industriali o nelle cantine (le foto del reportage sono di Marcello Fauci). La prima parte della rivista si conclude con un’intervista allo scrittore Aldo Nove di Gilda Policastro.
Il portfolio centrale è di Federico Vespignani ed è dedicato alla comunità gay e trans della capitale della Giamaica, un luogo dove i rischi per queste persone sono altissimi. Due reportage sono poi dedicati alla ex Jugoslavia: Matteo Zola e Giorgio Fruscione ci raccontano gli scontri a fuoco in Macedonia del maggio scorso, fatti che peraltro non sono stati ancora chiariti, mentre Federica Tourn racconta Srebrenica vent’anni dopo il massacro dei musulmani per opera delle milizie serbe di Mladic. Un altro conflitto, questa volta presente, è il tema del reportage di Daniele Bellocchio e Marco Gualazzini: si tratta della guerra civile tra cristiani-animisti e musulmani nella Repubblica Centroafricana, uno scontro a sfondo religioso, ma che nasconde grossi interessi economici. Una pagina più “leggera” è l’intervista di Francesco Forlani ad Aldo Romano, celebre batterista jazz di origine italiana che vive a Parigi (le foto qui sono di Philippe Schlienger). Michele Monni, invece, è stato a casa del miliardario palestinese Munab Al-Masri, una magione costruita nei Territori occupati a somiglianza di una villa del Palladio (il ritratto fotografico di Al-Masri è di Pietro Masturzo). Tre bellissimi scatti di Mario Giacomelli, che verrà celebrato al Festival di Cortona, chiudono la rivista. Il racconto è di Valerio Magrelli.