Per avere la luce tra novembre e febbraio è stato necessario installare in cima alla montagna un gigantesco specchio che riflettesse il sole. Il geniale inventore è l’ex sindaco Pier Franco Midali. Ma questo luogo singolare del Piemonte è anche ricco di grotte, caverne e miniere dimenticate per la gioia degli speleologi.
Novembre 2021. Quando premettero l’interruttore, il “miracolo” tanto atteso che ci aveva spinto in cima alla montagna non si è ripetuto. L’entusiasmo che ci aveva pervaso durante la faticosa salita, l’idea di assistere alla nascita di un minuscolo sole, svanì nel nulla. Per un attimo ci fu un susseguirsi infinito di tentativi di spegnere e riaccendere, di controllare che i fili visibili fossero correttamente collegati, di premere i tasti del minuscolo schermo a led per verificare le specifiche dello specchio. La tipica battaglia frustrante tra l’uomo e la tecnologia, quando quest’ultima si rifiuta di soddisfare i nostri desideri.
“Non capisco, dovrebbe funzionare”, ripeteva Pier Franco Midali, classe 1959, ex sindaco di Viganella, un uomo dallo sguardo luminoso e determinato. Quella stessa mattina mi aveva guidato con un’agilità leggera e rapida, quasi danzando sulle rocce, come un capriolo, spinto dal desiderio di mostrarmi il prodigio di cui era stato l’artefice molti anni prima e che per quindici anni si era manifestato, ogni giorno undici del mese di novembre. Quel giorno la creazione di Midali, che avrebbe dovuto inviare un raggio di speranza e luce su Viganella, rimaneva immobile, inerte. Nelle sue parole tormentate percepivo l’eco di una delusione profonda che non accettava quel fallimento. La “giornata del sole”, come era stata battezzata, si tramutò in un giorno di lutto e, scendendo la montagna, Midali continuava a ripetere che sarebbe bastato un semplice intervento del tecnico per ripristinarlo. Ma la macchina burocratica locale, che avrebbe dovuto occuparsi ufficialmente della questione e restituire la luce, è ferma da allora. (…)
Ph. Il paese di Viganella entro la linea d’ombra creata dalla barriera naturale costituita dalla montagna (Valle Antrona).
Il servizio completo è pubblicato su Reportage numero 55 (luglio-settembre 2023), acquistabile qui in formato cartaceo e in digitale.