E la rinascita del Ruanda passa per l’utilizzo dei droni ospedalieri | Testo e foto di Gianluca De Bartolo

Il Paese africano è stato il primo al mondo a utilizzare questi velivoli per il trasporto di sangue e medicinali verso le zone rurali. L’anno scorso è partito il secondo centro di distribuzione dopo quello del 2016. L’idea è stata di un imprenditore californiano specializzato nel settore della robotica, Keller Rinaudo.

 

Sono passati ben 26 anni da quel terribile 1994 in cui in Ruanda venne compiuto uno dei peggiori genocidi del secondo dopoguerra. Da allora i ruandesi sono faticosamente riusciti a rimettersi in piedi, lasciandosi in buona parte alle spalle quel doloroso passato. In particolare, il Ruanda ha fatto passi importanti in campo economico, turistico, tecnologico e sanitario, al punto che – stando ai dati della Banca mondiale – il Paese potrebbe aspirare a diventare da Paese povero a “Paese a reddito medio” entro il 2035. I dati del Fondo monetario internazionale dicono che nel decennio 2008-2018 il Prodotto interno lordo del Ruanda, che naturalmente non è enorme, è comunque cresciuto annualmente del cinque per cento.

La crescita economica ha comportato un miglioramento del tenore di vita e un sensibile calo, pari a due terzi, della mortalità infantile. Un elemento non di poco conto, dato che oggi la quasi totalità dei bambini ha fortunatamente accesso alle vaccinazioni, oltre ad aver ottenuto il diritto all’istruzione primaria. L’aspettativa di vita, inoltre, è passata dai 29 anni negli anni ‘90 ai 69 anni nel 2019. La sicurezza interna, poi, ha fatto grandi passi. La capitale Kigali è oggi una città sicura, si può camminare tranquillamente anche di sera senza avvertire una sensazione di pericolo. Anche il senso civico è aumentato, basti pensare che è stata istituita la giornata mensile dell’umuganda, durante la quale la popolazione è invitata a pulire, in prima persona, la zona circostante la propria abitazione, un’iniziativa che ha raccolto una vastissima adesione popolare. Anche i parchi e i giardini pubblici sono particolarmente curati. Oltre ad essere un paese plastic free, la rete internet copre ora quasi tutto il territorio e ha così reso il Ruanda uno dei Paesi più connessi al web di tutto il continente africano. (…)

 

ph. Kayonza, Ruanda, la torre di controllo del centro di distribuzione Zipline.

 

L’articolo completo è pubblicato su Reportage numero 45, acquistabile in libreria e qui in versione cartacea e in digitale.

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