Statue equestri, navi, palazzi, mostre, manifestazioni per celebrare i fasti di un tempo lontano. Duemila anni dopo il crollo del suo impero, la Macedonia – nata dallo smembramento dell’ex Jugoslavia – ingaggia così una disputa sulle origini con la Grecia.
La prima cosa che ho visto quando sono arrivato a Skopje è stata una costruzione alta venticinque metri di un guerriero a cavallo. Era la statua di Alessandro Magno. Nel 2010 il governo dell’ex repubblica jugoslava di Macedonia ha dato il via a un vasto progetto di rinnovamento del Paese riconnettendolo alle sue presunte antiche radici. Alessandro Magno, uno dei più potenti conquistatori della storia, è stato acclamato come il padre dell’attuale nazione macedone. La Macedonia è una giovane e poco sviluppata nazione dell’ex Jugoslavia, cosicché il sogno di recupero di una nobiltà perduta è stata la scintilla che ha infiammato le menti delle popolazioni da entrambi i lati del confine. Duemila anni dopo il crollo dell’impero macedone due nazioni, Grecia e Macedonia, hanno cominciato una disputa sulle origini. (…)
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