Casale Monferrato, gli alberi dei fazzoletti per ricordare le vittime dell’Eternit

Stop all’amianto. È stato inaugurato sabato scorso a Casale Monferrato il Vivaio Eternot, un “monumento” ideato dell’artista Gea Casolaro per ricordare i morti di amianto della Eternit e non solo. Si tratta di un parco con decine di piantine di Davidia Involucrata, detta Albero dei fazzoletti, o dei fantasmi, o delle colombe, per la forma dei suoi fiori, che sembrano proprio fazzoletti bianchi spiegati. Grazie anche alle cure dell’associazione Oda e degli studenti degli istituti agrari Luparia e Balbo di Casale, coadiuvati dall’Afeva, il vivaio produrrà durevolmente piante di Davidia, che serviranno per mantenere viva la memoria e sostenere la lotta contro la strage di uomini e donne morti per asbestosi dopo aver lavorato o semplicemente essere entrati in contatto con le polveri di amianto.

Il 28 febbraio, Giornata mondiale dedicata ai morti di amianto, Gea Casolaro e gli studenti che si sono occupati del Vivaio Eternot, invieranno una lettera a una serie di destinatari (persone fisiche, enti e istituzioni), ai quali sarà assegnata una pianta di Davidia Involucrata come riconoscimento dell’impegno che tutti costoro avranno dimostrato nella cura, nella ricerca, nell’informazione, nelle battaglie sociali e legali per i danni provocati dall’amianto. All’inaugurazione del Vivaio Eternot erano presenti, tra gli altri, il commissario europeo all’Ambiente, Karmenu Vella, i ministri dell’Ambiente e della Giustizia, Galletti e Orlando, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. “I fazzoletti, intrisi delle nostre lacrime, voleranno lontano e svilupperanno profonde radici di giustizia”, ha auspicato Casolaro.

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Pianta di Davidia Involucrata

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