Pretendere di rintracciare una persona di cui non si conosce neppure con certezza il nome, avendo a disposizione una fotografia scattata nei pressi di Paestum settant’anni fa, non è un’impresa facile. A convincere me e Mario Dondero, un vero segugio dell’immagine, che l’impresa meritasse l’azzardo era stato un particolare di non poco conto. Quella foto, tra le tante dello sbarco di Salerno del settembre 1943, ritrae un gruppo di persone, tra le quali un uomo che assomiglia in modo straordinario al grande fotoreporter ungherese Robert Capa. Probabile che sia veramente Capa, ci siamo detti io e Dondero: le sopracciglia folte, il taglio delle basette, il naso affilato, le labbra sottili, gli occhi neri, la corporatura, il modo di tenere la sigaretta sulla punta delle dita sono i suoi, come dimostrano altre foto dove è in posa (…)
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