Il Reportage, numero 9, gennaio-marzo 2012
Il Reportage, che ha recentemente raggiunto un accordo di media partnership con il “Festival delle Lettere” di Milano, inaugura il nuovo anno con un numero che “commemora” in primo luogo Berlusconi e il berlusconismo. Il fotoreportage centrale di Mauro Guglielminotti è infatti dedicato alla campagna elettorale 2001 di Forza Italia. Si tratta di foto dell’epoca che anticipano la cultura nella quale il nostro paese si sarebbe trovato immerso per altri dieci anni esatti, un populismo in salsa pornocratica, dove anche la politica era subordinata ai vizi e alle debolezze di chi ci governava. Il secondo fotoreportage è di Antonio Tomeo ed è dedicato, quasi per contrapposizione, ai minatori del Salvador, i quali hanno riaperto a colpi di scalpello gli accessi alle miniere d’oro nelle quali lavoravano prima che le imprese chiudessero i giacimenti e lasciassero il paese.
La rivista si apre con un reportage di Milena Prisco dal carcere di Saluzzo, dove i detenuti conquistano “spazi di libertà” attraverso l’esperienza teatrale (le foto sono di Paolo Ciaberta). Giuseppe Scatà, un giovane giornalista di Catania, ha poi scritto per Reportage il suo diario di insegnante di sostegno in una scuola media di San Cristoforo, il quartiere della città con la più alta concentrazione mafiosa. Il servizio è accompagnato dalle foto di Elisabetta Zavoli, che ha girato diversi possedimenti confiscati alla criminalità organizzata. Sul fronte “letterario”, Rosella Postorino ha intervistato per noi il fratello di Francesco Biamonti con il quale ha parlato delle abitudini del grande scrittore scomparso alcuni anni fa (i tre fotoritratti sono di Mario Dondero e Francesco Gattoni) e della trasformazione dell’entroterra ligure. La vita a Salina (Eolie) è invece al centro dell’articolo di Francesca Bellino (le foto sono di Nico Bastone).
La sezione esteri si apre con il punto dell’inviata Jamila Mascat sulla situazione in Egitto, dove oggi si corre il rischio di una controrivoluzione, che i partiti di sinistra e i nuovi sindacati cercano di contrastare, a costo di altri bagni di sangue da parte del nuovo governo militare al potere nel dopo-Mubarak. Francesca Spinelli, corrispondente da Bruxelles, racconta invece la storia dell’occupazione dei profughi afgani di un palazzo della capitale belga (le foto sono di Pavel Jofre). Gian Maria Annovi, scrittore e poeta, descrive invece i cambiamenti della Little Italy di New York dai tempi dei Bonanno. Di stretta attualità è il reportage di Corrado Benigni, che è stato in Islanda, un paese che fino ad alcuni anni fa era a rischio bancarotta e che ne è uscito grazie all’opposizione dei suoi abitanti nei confronti del Fondo monetario e dei magnati stranieri. Francesco Forlani, infine, forte della sua passione per Kurt Vonnegut, è andato per noi a Dresda nei luoghi dove lo scrittore americano combatté i tedeschi durante il midiciale bombardamento che rase al suolo la città: il servizio fotografico è di Raffaele Gallo, che firma anche la copertina). La rivista si chiude con la consueta rubrica “Lettera aperta” di Valerio Magrelli e un racconto di Fernando Acitelli dedicato all’eleganza di Nilde Iotti. Buon Reportage a tutti.