Comunicato stampa
Il Reportage numero 8, ottobre-dicembre 2011
Pochi sanno che Samuel Beckett scrisse anche un reportage. Il testo avrebbe dovuto essere letto alla radio per reclutare volontari che prestassero soccorso alla popolazione di Saint-Lô, un paesino della Normandia distrutto durante la seconda guerra mondiale. È qui che Beckett svolse mansioni di autista e magazziniere della Croce rossa internazionale, come racconta appunto nel suo reportage.
Questo testo, finora inedito in Italia, ora lo si può leggere sul nuovo numero del trimestrale “il Reportage”, nelle librerie dal 15 ottobre, che festeggia con questo “regalo” ai lettori il suo secondo compleanno. Il testo è corredato da due ritratti di Beckett scattati negli anni Cinquanta dal grande fotoreporter italiano Mario Dondero.
Il numero 8 della rivista di “scrittura, giornalismo e fotografia” si apre con un reportage dello scrittore Franco Arminio dai monti Alburni: il servizio fotografico è di Raffaele Capasso e Claudio Cipolletta. La sezione italiana è composta poi da un servizio di Isabella Borghese, che è entrata – con la fotografa Cristina Martone – nello spazio occupato Metropoliz a Roma (l’ex fabbrica Fiorucci), dove convivono pacificamente 300 persone di diverse etnie; dal ritratto di Enrico Cuccia attraverso i ricordi di un suo collaboratore di lunga data tratteggiato dal giornalista Riccardo Palmieri; da un reportage nella memoria dei luoghi dell’adolescenza sull’appennino bolognese dello scrittore Ugo Cornia (qui le foto sono di Alessandro Sala di Cesuralab).
La sezione esteri si apre con un personalissimo reportage per le vie di Città del Messico di Alessandro Raveggi nel ruolo di “rabdomante”. Orsola Casagrande, corrispondente del Manifesto da Barcellona, ci racconta i nuovi progetti di lotta degli “indignados” (foto di Gabriele Ferluga), mentre Davide Malesi intervista Antonio Salas, il cronista spagnolo infiltratosi nelle file del terrorismo internazionale. Da segnalare anche la cronaca del processo contro il regime dittatoriale argentino del 1976, che si è conclusa con l’ergastolo per tutti i capi militari, aprtitre da Videla. L’autore è Stefano Jossa, le foto di Ugo Panella. Graziano Graziani, infine, ha viaggiato in lungo e in largo per l’Iran e ci racconta una realtà inedita e molto meno proibizionista di quanto si pensi (il servizio fotografico è di Pietro Masturzo, vincitore del World press photo 2010, foto dell’anno).
I due fotoreportage di questo numero affrontano temi di strettissima attualità: la Borsa e la Libia. Le foto sono rispettivamente dell’italiano Simone Perolari (che ha anche la foto di copertina) e del russo Yuri Kozirev.
Chiudono il numero la rubrica Lettera aperta” del poeta Valerio Magrelli e due racconti inediti in Italia dello scrittore cileno Antonio Skàrmeta, conosciuto da noi per il romanzo “Il postino di Neruda”, da cui è stato tratto l’ultimo film interpretato da Massimo Troisi.